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Toti
Garraffa
Nota
per la Mostra personale
presso la Galleria
CITIFIN - Roma ottobre/novembre
1980
Quotidiano "Il Diario"- Palermo 18 aprile 1980
Di
Sergio Mammina accennavamo
altrove come autore fra i più credibili e fertili
degli ultimi anni palermitani. Prevalentemente grafico,
anche in pittura dove prevale l'intricatissimo impianto,
Mammina cristallizza
realtà effimere (pesci, piccoli insetti, oggetti
minimi e correnti) restituendole all'osservatore come levigati
cristalli, come se la natura o il manufatto perdessero l'anumazione
per conservarsi, appunto cristallizzati, ad uso scientifico
della posterità che ne reperirebbe senza affanni
la dovizia di ormai inutili particolari.
Anna
Caciagli
Recensione Mostra personale
presso la Galleria CITIFIN,
Roma - -
su "ArteCultura" Milano - n. 10 dicembre1980
Sergio
Mammina dal 30 ottobre al 10 novembre è stato ospitato
con una personale nella sede romana della Citifin in via
Po 2/t. Quella di Sergio Mammina è una pittura nella
quale una mente vigile ed armonica inquadra architettonicamente,
con spazi aritmetici i segni di un'era meccanicizzata nella
quale le interruzioni si aprono all'improvviso fino a squarciare
l'intimo tessuto connettivo.
Ma una vita c'è. L'uccello dalle ali meccaniche,
il pesce quasi fossile di sè stesso, la libellula,
pulsano di vita rattenuta, una nuova vita con un'armonia
di ritmi diversi da quelli dell'essere di ieri.
È qualcosa di nuovo che, sfruttando il nuovo
ordine raggiunto, presane appieno conoscenza, ha già
embronialmente la capacità a dominarlo in un tempo
peraltro ormai prossimo.
È una difesa della vita che restituisce alla pittura
la sua funzione universale di linguaggio.
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