Antonina Greco di Bianca
Presentazione in catalogo - Mostra personale presso la Galleria CACE - Termini Imerese - 1973

Le opere grafiche di Sergio Mammina si collocano alla confluenza della realtà e del fantastico con una indefinitezza di confini nella zona di tangenza. Le popola da una parte un bestiario orrendo, terrificante, pieno di implicazioni psicoanalitiche. E queste immagini, prodotte da una esagitazione visuale, continuano nella trama che ordisce l'opera fino nei relitti tecnologici che costituiscono il motivo ricorrente dell'underground estetico del giovane artista: una componente essenziale della sua dimensione umana e civile che trova riscontro nella sua ricerca grafica.
Nell'arte di questi ultimi anni il motivo ecologico non è nuovo, Mammina però lo tratta con una sorta di contrappunto figurale e compositivo. E in virtù di questa continuità linguistica alcune opere raggiungono un loro intimo accordo e si qualificano con compiutezza di contenuti e di forme.


Antonina Greco di Bianca
Recensione - Mostra personale Galleria Arte Club - Monreale - su "Il Domani" - Palermo 17 giugno 1976

Ancora a Monreale, all'Arte Club, la mostra di pittura e grafica di Sergio Mammina. L'artista ha rinnovato il suo repertorio figurativo già popolato di rettili di surrealistica connotazione aggiungendo il motivo delle divise militari vuote. Manca la persona: sopravvive l'ipotesi satirica nella quale si addensano molti possibili significati e le indicazioni inquietanti che Mammina ha lasciato allo stato di suggestione.


Antonina Greco di Bianca
Recensione - Mostra personale Linee d'Arte Giada - su "Il Domani" - Palermo 11 maggio 1978

Sergio Mammina è un artista monrealese che ha esposto alle Linee d'Arte Giada la sua più recente produzione articolata con severità d'indagine e d'impaginazione.
L'ambito della sua ricerca è quello di una composta protesta contro l'invadenza di strutture tecnologiche che riducono l'uomo, la sua intelligenza, il suo sentimento a ruoli di efficiente quanto disumana automazione. Nei termini di una satira allegorica che da espressioni più cerebrali si svolge verso una maggiore apertura al colore e alle evidenze di elementi della natura.
E forse è allegoria anche quella che si sviluppa all'interno di questo percorso pittorico e mentale, allusiva certo alla civiltà che, compiuto fino in fondo il suo esasperato ciclo di evoluzione, finisce per trovarsi alle origini della sua stessa storia.


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